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ANGELUS DI DOMENICA 26 GIUGNO

«Mentre stavano compiendosi i giorni in cui sarebbe stato elevato in alto, Gesù prese la ferma decisione di mettersi in cammino verso Gerusalemme»

Il Vangelo di questa Domenica ci conduce alla riflessione verso la tematica della svolta. Gesù inizia il grande viaggio  verso la Terra Santa, contrariamente a quello che pensano i discepoli, Egli sa che non sarà un viaggio di trionfo, ma che lo attenderà la delusione e la morte. E’ una scelta che richiede coraggio. E’ lo stesso coraggio, spiega Papa Francesco, che ci viene richiesto a noi quando “scegliamo” di essere cristiani. Vogliamo essere  “cristiani all’acqua di rose o veri cristiani”? Ma cosa significa? Ci aiuta a capirlo il racconto dell’Evangelista Luca.

Mentre erano in cammino verso Gerusalemme passarono vicino ad un villaggio di Samaritani (città avversa) ma non furono accolti. Giacomo e Giovanni consigliarono di far scendere il fuoco su quella gente ma Gesù ribadì che “il fuoco che era venuto a portare sulla terra era quello dell’Amore del Padre Misericordioso.”

Mentre Giacomo e Giovanni si lasciano prendere dall’ira, Gesù sceglie un’altra strada e procede con pazienza verso un altro villaggio.

E’ questa la svolta, è questo l’atteggiamento che deve perseguire un vero cristiano.

Ciò è emblematico di qualcosa che accade spesso anche a noi. Spesso facciamo del bene, a volte anche con estremo sacrificio e ci vediamo dinanzi delle porte chiuse. Dinanzi a tali situazioni sarebbe facile lasciarsi prendere dall’ira, spiega Papa Francesco, ciò che è veramente difficile è continuare a fare del bene senza recriminazioni ma, magari, volgendolo altrove.

Adesso Papa Francesco ci invita a guardarci dentro ed a chiederci: noi a che punto siamo? Davanti alle contrarietà, alle incomprensioni, ci rivolgiamo al Signore? Gli domandiamo fermezza nel continuare a fare del bene? Oppure cerchiamo sempre il plauso e l’approvazione? Chiediamo a Gesù, ci raccomanda Sua Santità, la forza di essere come Lui. Di seguirlo con ferma decisione in questa strada di servizio. “Di non essere vendicativi, di non essere intolleranti quando si presentano difficoltà, quando ci spendiamo per il bene e gli altri non lo capiscono, anzi, quando ci squalificano. No, silenzio e avanti”.

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