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PARCO SOMMERSO DI BAIA

Altrimenti chiamata la “Pompei Sommersa” l’area marina protetta è celata dalla acque del golfo di Napoli a ridosso di Bacoli. La sua particolarità risiede, oltre allo spettacolo dell’ecosistema marino, nel nascondere una molteplicità di reperti archeologici in tutto simili per struttura e caratteristiche agli impianti delle città romane.
Da sempre meta ambita da sommozzatori e giornalisti, l’area marina protetta rappresenta, insieme all’analogo sito del parco sommerso di Gaiola, uno dei gioielli del Mediterraneo.
Ci troviamo a Bacoli, uno dei comuni più belli della provincia di Napoli, nel cuore del parco dei campi Flegrei. Storia, cultura, mitologia, leggenda.
Di queste terre ci sentirete parlare tanto in questa rubrica e con più argomenti. Vi racconteremo tutto nei minimi particolari, vi sveleremo storie, vi narreremo leggende e curiosità, ma adesso entriamo nel vivo del nostro viaggio e scopriamo il parco archeologico.
Cosa nasconde il mare?
Quel mare che sembra celeste e cristallino nasconde storie di un passato glorioso e tra i suoni delle onde sembrano riecheggiare i versi di una latinità fasta e solenne.
Anticamente Baia era un centro residenziale molto rinomato per il clima e le bellezze del territorio.
Sulle sue insenature sorgeva il Baianus locus, un lago direttamente comunicante col mare aperto tramite un canale sulle cui sponde sorgevano numerose ville di proprietà di personaggi illustri come gli Scipioni, Giulio Cesare, Cicerone, Pompeo Magno e così via.
Una edilizia ricca e fiorente ma sprofondata a poco a poco giù a causa dei moti discendenti delle acque.
La natura faceva il suo corso e mentre le ville venivano abbandonate le acque permettevano di conservarne alcune parti regalando all’immaginazione l’immortale privilegio di poter rivivere con la fantasia i fasti del passato.
Sotto il mare si nascondono statue, parti di ville, monumenti, impianti termali, portuali ed opere d’arte, pezzi di mosaico.
Oggi lo spettacolo non è più fruibile ad occhio nudo a causa della mano dell’uomo che ha inquinato i mari e le coste, ma è sicuramente godibile per i sub. Anzi per tutti coloro che sono appassionati di questo sport l’immersione in questo tratto di costa partenopea rappresenta, al tempo stesso, il sogno e l’avventura, bellissima sia nell’attesa e nella preparazione quanto nel racconto.
Ma il mare non nascondo solo i tesori dell’uomo. Lì tra le acque lo spettacolo si fa anche interessante per la presenza degli ecosistemi di notevole pregio come il fondale a precoralligeno e le comunità di fanerogame marine.
Il fenomeno del bradisismo
Perché questa città si è inabissata?
La costa flegrea è da sempre interessata dal fenomeno del bradisismo. Un moto di origine vulcanica che, volendo semplificare, ha causato da sempre dei movimenti verticali dell’area con escursioni sia in positivo che in negativo di molti metri e portando, negli ultimi 2000 anni, all’inabissamento della linea di costa romana di 6-8 metri.
La storia del bradisismo flegreo ha visto l’alternarsi di fasi in cui il moto è stato a volte ascendente e a volte discendente accompagnati spesso da una serie di terremoti di bassa e media energia con epicentri concentrati soprattutto nella zona della Solfatara.
A volte ci sono addirittura momenti di parossismo in cui il fenomeno si intensifica e si accelera. Il più rilevante si è registrato nel 1538, anno in cui il mare a ridosso della zona di Pozzuoli si ritirò di circa 370 metri lasciando sulla riva moltissimi pesci agonizzanti.
Perché visitare Bacoli?
Bacoli è famosa per il suo parco archeologico sommerso ma non solo…
Questo luogo cela storia, cultura, mitologia e buona cucina…
Continuate a seguirci e scopriremo insieme tutti i suoi tesori.

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