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Ennesima delusione in casa Napoli con un pari strappato dal Cagliari in pieno recupero.

Napoli che non riesce ancora ad ingranare la marcia giusta, piccoli passi che non portano però i risultati sperati e nel frattempo le avversario allungano, rendendo la rincorsa per un posto in champions sempre più difficoltoso.

Splendida giornata di sole al Domus arena di cagliari, colorato dell’azzurro del napoli, grazie ai tifosi che ancora una volta numerosissimi hanno seguito la squadra per non far mancare il loro affetto e supporto, ma destinati a rimanere delusi per l’ennesima prestazione incolore dei partenopei.

Primo tempo opaco della squadra del nuovo allenatore Mr. Calzona, che ha immediatamente fatto capire il suo metro di valutazione. Non ci sono senatori e le scelte sono solo esclusivamente tecniche.

Piccola rivoluzione quindi con Mazzocchi sulla destra, seppur scelta obbligata per lo squalificato Giovanni di Lorenzo, centrocampo con il rientrante Zielinski, mentre in attacco sulla fascia destra Jack Raspadori prende il posto di Matteo Politano.

La nuova formazione però non incanta e il primo tempo scorre via nella noia più totale, fatta eccezione per un tiro di Jack Raspadori dalla distanza ben parato però dal portiere rosso blu

Dall’altro lato il Cagliari di Ranieri palleggia bene cercando l’occasione giusta per penetrare le maglie della difesa azzurra, che per poco non capitola, quando dalla sinistra Gianluca Gaetano calcia una punizione assegnata al Cagliari, palla velenosa colpita in area da Amir Rrhmany che insacca però nella propria porta. L’arbitro viene però viene chiamato al Var e annulla per un fuorigioco millimetrico.

Nel secondo tempo il ritmo della Gara non sembra cambiare e anche se il Napoli sembra avere il pallino del gioco, non riesce però mai a concretizzare né tantomeno a impensierire la porta avversaria, perdendosi nei vecchi errori fatti di possesso sterile e passaggi laterali senza mai cercate la profondità.

Si arriva così al Minuto 66 con Raspadori che ruba la palla ad un avversario, si invola sulla destra e serve uno splendido cross al bacio per Victor Oshimen che di testa non perdona.1-0 per il napoli è partita sbloccata

A questo punto saltano gli schemi e il Cagliari si lancia in un generoso attacco, mentre il Napoli trova finalmente varchi per potere colpire. Politano si divora letteralmente un’occasione tirando a lato in contropiede. Stessa cosa anche per Giovanni Simeone che invece di servire il compagno Lindstrom, libero al centro dell’area, tenta una difficile conclusione ben parata però da Scuffet.

Al minuto 96 il patatrac un lungo lancio di Scuffet scavalca l’intero centrocampo con la palla che arriva a Luvumbo, errore clamoroso di Juan Jesus che fa scorrere la sfera, lasciando libero l’attaccante che non perdona. 1 a 1 e beffa per i partenopei.

Promessa la oggettiva sfortuna in occasione della prima e forse unica vera conclusioni in porta dei padroni di casa, il Napoli deve recriminare non tanto con la dea bendata, quanto per le proprie mancanze, colpevole di non avere raddoppiato e chiuso la partita, le cui cause sono da ricercare fondamentalmente nell’egoismo di alcuni calciatori in campo, che evidentemente alla ricerca di una ribalta, hanno dimenticato il credo tattico con tanta pazienza instillato lo scorso anno da Mr. Spalletti, privilegiando la giocata personale a danno del collettivo.

A latere della partita si registra il secondo cambio consecutivo di Kvaratskhelia sostituito al 73º, con il georgiano che sembra avere perso la vena ispiratoria che lo ha reso uno dei protagonisti della cavalcata dell’anno scorso e che invece adesso appare riflesso impalpabile del giocatore che fu.

A questo punto non resta che attendere la partita di mercoledì, in occasione del recupero contro il Sassuolo, sempre più in caduta libera, dopo l’ennesima sconfitta in casa e con una nuova guida tecnica, per capire se esistono margini per tentare una scalata, che appare sempre più difficile.

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