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Anguissa, la caduta del gigante

Anguissa riuscirà a riscattare una pessima stagione con Conte?

André-Frank Zambo Anguissa è l’emblema della disastrosa stagione del Napoli, che ha visto i partenopei passare dalla vittoria del campionato a un decimo posto ancora inspiegabile. Il centrocampista camerunense – sceso in campo 33 volte in quest’annata – è sembrato essere la maggior parte delle volte fuori da qualsiasi tipo di schema propostogli; sempre svogliato, quasi mai lucido in partita, è stato, insieme a un reparto difensivo che faceva acqua da tutte le parti, la causa di molte reti subite da Meret. Questa involuzione del calciatore, che nella passata stagione era stato in grado di mettere a segno tre reti e cinque assist in 36 partite, è stata più evidente con l’arrivo di Mazzarri e poi, successivamente, Calzona che non sono mai riusciti a fare esprimere il vero potenziale del gigante come fece Spalletti.

Anguissa ha mostrato, forse prima di tutti, la crepa e poi di conseguenza le macerie venutesi a creare prima con l’addio di Spalletti e del ds Giuntoli e – successivamente – con l’arrivo di Rudi Garcia chiamato da un Aurelio De Laurentiis in estasi che credeva fortemente di aver creato un super-team in grado di poter vincere addirittura la Champions. Purtroppo il patron azzurro, così come tutti i tifosi partenopei, si è dovuto ricredere quasi subito dato che la squadra non ha mai voluto carburare bene. Anguissa, il gigante caduto, con Conte dovrà dimostrare di poter tornare ai livelli del 2022-2023 ma, soprattutto, dovrà essere in grado di superarli se vorrà cancellare questa disastrosa annata – che lo ha fatto diventare lo zimbello della tifoseria napoletana – e tornare ad essere un idolo.

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