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Scioglilingua georgiano per il Napoli

Annata speciale sta vivendo il Napoli con risultati che presagiscono ad una lotta all’ultimo sangue per salire sul tetto con scudetto contro le cugine meneghine rosso-nero-azzurro.

La cavalcata prosegue faticosa e combattuta, bella e sofferta con le protagoniste che vanno avanti tutt’altro che speditamente come se fossero pugili sempre sull’orlo di un ko.

Non sono infatti imbattibili gli azzurri ma nemmeno Milan e Inter lo sono, quindi questo è un campionato esaltante, che ripaga dell’amarezza per i risultati mediocri di club e nazionale italiana e al quale mancano sette partite per eleggere la regina.

Intanto, in piena bagarre per il titolo, parallelamente alle vicende del campo, c’è chi pensa già al mercato e i taccuini dei direttori sportivi di tutte le squadre pullulano di nomi e caratteristiche di giocatori da visionare, opzionare e acquistare.

Il Napoli non si sottrae alla regola e Giuntoli, perfettamente in linea con la società che si dichiara attiva sul mercato 365 giorni all’anno, cerca, visiona e sceglie giocatori giovani nonché talentuosi in giro per l’Europa e del mondo.

Tutti sanno che il Napoli potrebbe disfarsi di entrambe i portieri Ospina e Meret, il primo perché avrebbe programmato il suo futuro in Spagna, il secondo perché non ha mai convinto i dirigenti azzurri, complici pure i guai fisici che non lo hanno mai abbandonato.

Un’altra falla da tappare è il ruolo di esterno sinistro basso che attualmente è appannaggio del sempre bistrattato Mario Rui, autentico mattatore e protagonista in positivo della stagione, oltre all’oramai partente Ghoulam che non è mai stato realmente arruolato in serie A, se non per pochi sprazzi (solo 257 minuti giocati). Il portoghese è in scadenza 2025 ma starebbe guardandosi intorno perché non sembra molto propenso ad accomodarsi in panchina se, come si sussurra, quella fascia sarà occupata dall’uruguagio del Getafe Mathìas Olivera.

Infine, l’impresa più ardua per il responsabile del mercato partenopeo sarà sostituire il capitano Insigne che ha scelto il dorato nord-America per inaugurare la fase finale della sua carriera all’insegna dei dollari canadesi che, come tutti sanno, sono pesantissimi. Il ds azzurro ha individuato un profilo che abbina ottime attese ad un prezzo ragionevole. Il vero problema sarà imparare il suo nome, visto che si chiama Kvaratskhelia e non pagare il prezzo del suo cartellino che si aggira sui 13 milioni di euro per uno stipendio che sarà di un 1,5 netti. Nazionalità georgiana, bravo tecnicamente, 187 centimetri ben piantati a terra e con un dribbling secco e mortifero. La guerra russo-ucraina lo ha costretto a lasciare il Rubin Kazan col quale in poco più di due anni ha segnato 35 gol in 69 partite (più di mezzo gol ogni 90 minuti). C’è accordo su tutto con la sua nuova squadra, la Dinamo Batumi, ma il Napoli ha fretta di ratificare l’intesa nero su bianco, visto che al ragazzo e al suo club potrebbero arrivare sirene d’oltremanica.

In questi casi, essere tempestivi è importante quasi come essere capace di scovare i profili giusti.

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