L’Argentina lotta va due volte in vantaggio e quando crede di avere la partita n pugno, si fa recuperare all’ultimo minuto dai Tulipani , ma seppur faticosamente e spinta dall’inesauribile tifo dei sui sostenitori dopo la lotteria dei calci di rigore, passa alle semifinali, in danno dell’Olanda che spreca la preziosa opportunità fornitagli anche dalla fortuna, perdendo pero con l’onore delle armi.
Ben lontano dall’enfasi delle cronache giornalistiche, Leo Messi ha disputato una buona gara.
Autore del primo passaggio filtrante grazie al quale il giovane Molina ha indovinato il gol dell’uno a zero e autore del successivo raddoppio a seguito di un penalty concesso dall’arbitro, la Pulga è riuscita comunque nel suo intento di raggiungere le semifinali.
Gli Albiceleste hanno dato probabilmente il meglio proprio nei tempi supplementari, quando a seguito di una rimonta che ha qualcosa di miracoloso operata dagli Olandesi, mai domi e da un irrefrenabile Wout Weghorst, gettato nella mischia a partita già incominciata e autore di entrambe i gola, sono riusciti a costruire il maggior numero di occasioni da rete, rispetto all’intera gara, colpendo addirittura un palo poco prima che l’arbitro fischiasse la fine della partita e si incominciasse la roulette dei calci di rigore.
A questo punto le sorti del match nelle mani del fato, che ha comunque premiato i sudamericani i quali dopo l’intera tornata l’hanno spuntata vincendo 4-3 contro gli ostici rivali olandesi, con i quali sembra abbiano praticamente un appuntamento fisso ad ogni mondiale.
A testa altissima escono però gli Orange, ben messa in campo dal santone Van Gaal, che con una squadra, all’interno della quale non spiccano particolari eccellenze e saputa riuscire ad approdare ai quarti di finale, venendo eliminata soltanto dopo i calci di rigore.
Per la squadra di Lionel Scaloni adesso si aprono le porte della semifinale, nella quale incontreranno la Croazia, vincente anch’essa dopo i calci di rigore, contro uno più sfortunato Brasile.