TECNICA | SCIENZA | ARTE

Organo di informazione dei Periti Assicurativi

PEPPINO GAGLIARDI HOLLYWOOD (1940-2023)

Nel 2015 usci al cinema un film accattivante nato dal genio Guy Ritchie, regista funambolico britannico (The covenant, Sherlock Holmes), che si chiamava “Operazione Uncle”.

Le stars Armie Hammer (The Lone Ranger) ed Henry Cavill (Superman) si facevano la “guerra fredda” con colpi proibiti in stile James Bond a beneficio dell’intrigante storia.

Il punto culminante della trama è contrassegnato da una serie di note suadenti che ci portano indietro di decenni e ad una canzone “aznavouriana” ma italianissima nell’ imprinting e mediderranea nel timbro della voce che la canta: “Che vuole questa musica stasera” di Peppino Gagliardi.

La sorpresa frammista alla punta di orgoglio puro che provai al sentire la voce di uno di noi, nato dalle parti di piazza Nazionale, essere omaggiata da un artista del livello del regista nato ad Hatfield fu una botta di adrenalina che non dimenticherò mai.

La voce di Peppino ha stregato generazioni di italiani, ti entrava dentro con la pozione magica della semplicità e vi ci dimorava con la poesia mai pretenziosa di canzoni come “Settembre”, “T’amo e t’amerò, “Come le viole” e con la sua sobria personalità di cui conserveremo sempre il ricordo. R.I.P Chansonnier.

Share:

Share on facebook
Facebook
Share on twitter
Twitter
Share on pinterest
Pinterest
Ultime news

Articoli correlati

Ctu in agguato e Giustizia fuori controllo

Per gentile concessione dello studio legale Vizzino, si riporta integralmente una valutazione dello stesso sullo stato attuale delle nomine e assegnazione degli incarichi relativi a

Si sente Rambo?

Tempi duri per chi non eccelle nel “sguaiato” sofismo che impera nel “civilly correct” dei nostri tempi. Per tutelare “giustamente” le sacrosante minoranze o maggioranze

Orosei: sciarpa del Napoli bandita da una scuola

L’assistente amministrativo Nicola Cerullo, tifosissimo dei partenopei, dà sfogo alla sua rabbia: “E’ un’ingiustizia” Nei giorni scorsi ha fatto molto discutere il caso dell’Istituto comprensivo