Il nuovo decreto “Caivano ” fortemente contestato dalle forze di opposizione, lo considerano troppo repressivo, mentre la maggioranza lo Rivendica come un atto di prevenzione nelle periferie abbandonate dalla sinistra.
Pronta la replica della maggioranza “grazie ai Fratelli d’Italia lo Stato e Tornato, come dimostrano le misure adottate contro la criminalità giovanile a sostegno del Mezzogiorno, per i giovani che delinquono quindi non solo misure restrittive ma nuovi modelli alternativi per il sud e nuove opportunità di sviluppo con agevolazioni fiscali”.
La sinistra si compatta, severo il commento del governatore Campano De Luca che definisce “sconclusionata la decisione di nominare un commissario su Caivano e demenziale la costituzione di un’unica zona economica speciale per tutto il mezzogiorno”.
Il Movimento 5 Stelle parla di slogan elettorale, “il decreto è solo una banderuola piantata nel deserto, contro il disagio la repressione non basta bisogna portare lo Stato nelle periferie sotto forma di servizi, lavoro e sostegno ai più fragili, per questo il decreto Caivano Per noi è insufficiente perché da una parte si aumentano le pene, dall’altra parte si toglie il reddito di cittadinanza, si fanno tagli sulla scuola, tagli alla sanità e si rinuncia a 6 miliardi del PNRR per le periferie, in questo modo purtroppo non si va da nessuna parte” così un esponente dell’opposizione.
Critico anche Matteo Renzi “questo governo mostra tutto il suo populismo” dice convinto che l’unica strada da percorrere sia quella della prevenzione
il Partito Democratico definisce il provvedimento un’operazione di facciata