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CASA MUSEO ENRICO CARUSO

Ci troviamo nel cuore di Napoli.

 In una di quelle zone in cui la popolarità diventa magia ed unendosi alla storia tramanda cultura da ogni angolo, da ogni viuzza, da ogni monumento, da ogni particolare.

Ci troviamo nel rione San Giovanniello; era il 2 agosto 2021 ed un gruppo di appassionati e studiosi inaugurò, finalmente, la “Casa Museo Enrico Caruso”, esattamente nel luogo in cui il “Tenorissimo” trascorse la sua infanzia.

L’edificio rappresenta, nel pieno rispetto delle intenzioni del suo autore, “un luogo di cultura dove è possibile tramandare, con particolare attenzione alle giovani generazioni, l’arte ed il mito del sommo tenore”

Chi era Enrico Caruso?

E’ il napoletano più famoso ed acclamato al mondo. Illustre, geniale, all’avanguardia, unico.

I suoi genitori erano di Piedimonte Matese. In seguito si trasferirono a Napoli in questa umile casa dove Enrico nacque e trascorse l’infanzia. In questo quartiere egli cominciò a cantare presso la chiesa dei santi Giovanni e Paolo la quale dava il nome a tutto il rione: rione San Giovanniello, appunto.

 In questa chiesa Caruso fu battezzato ed, in un certo senso, cominciò la sua carriera di voce bianca.

Mentre proseguiva la sua arte di fonditore, alla quale fu indirizzato dalla famiglia, iniziò ad esibirsi in vari ambienti come posteggiatore, in particolare, all’Eldorado del quartiere di Santa Lucia. L’Eldorado fu il suo trampolino di lancio verso il successo e la fortuna.

Eclettico ed intraprendente

Ad Enrico Caruso, non a caso, è stato dedicato addirittura un cratere su Mercurio.

Egli è famoso non per essere napoletano ma per aver portato Napoli nel mondo.

Fu imprenditore di sè stesso.

Scoprì, e seppe servirsene, il potere della pubblicità.

Il suo volto lo si poteva ammirare sulle scatole del tonno e dei sigari; e, soprattutto, seppe accettare la sfida che rivoluzionò per sempre il mondo della musica.

La sua mentalità era avanti, molto avanti. Riuscendo ad ottenere un fortunatissimo compenso accettò di incidere la sua voce sui primi dischi e da lì la sua fama arrivò oltreoceano.

Il Tenorissimo, dopo aver attraversato anche delle complicate storie sentimentali, morì ad appena 48 anni all’Hotel Vesuvio, proprio di fronte all’amato cratere e la sua storia, così, ebbe fine proprio laddove aveva avuto inizio.

La casa Museo Enrico Caruso

Il luogo dell’infanzia del grande tenore oggi è diventato finalmente una Casa Museo

Una casa modesta, di appena 45 metri quadrati, ma un luogo particolarissimo, pieno di testimonianze, dischi, autografi, fotografie, cartoline di cui il Maestro era appassionato spendendosele da ogni parte del mondo, le sue straordinarie caricature, lettere, busti e cimeli vari.

La Casa Museo nasce dopo un centenario esatto dalla sua morte.

Nasce e “vive” grazie alla generosità, alla tenacia ed al contributo di un gruppo di appassionati estimatori: Gaetano Bonelli (direttore del Museo), Aldo Mancusi, Guido d’Onofrio, Luciano Pituello, Armando Jossa, Raffaele Reale (quest’ultimo Presidente dell’Associazione Casa Museo Enrico Caruso Aps nonché titolare della storica casa) e del Maestro Ivano Caiazza, direttore artistico della Casa Museo Enrico Caruso.

Un luogo iconico, magico, una soddisfazione personale e culturale per tutte le persone che hanno dato vita a questa avventura ma, anche, un modo per promuovere e valorizzare un quartiere che, altrimenti, sarebbe stato un po’ degradato e lasciato a sé.

L’inaugurazione della Casa Museo ha coinciso anche con la nascita di un premio internazionale e con una cerimonia di consegna, con la presenza dell’omonimo nipote, della targa alla memoria di Enrico Caruso al tenore Mario Del Monaco.

La casa Museo è aperta al pubblico previa prenotazione.  Le visite sono sempre accolte e gradite.

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