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L’alcool e i giovani

Un trend in costante crescita

Il parere dell’esperto

Abbiamo approfondito, la volta scorsa, la nuova tendenza che sta invadendo, da qualche decennio, l’universo femminile: il consumo -in costante aumento- degli alcolici.

Analoga tendenza, con conseguenze parimenti gravissime, sta riguardando anche il mondo dell’adolescenza.

Scientificamente cos’è l’alcolismo?

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) cataloga l’alcol fra le droghe: droga legale sul piano giuridico, con effetti tossici, sostanza tossica e psicoattiva.

E’ un depressore del sistema nervoso centrale che si manifesta attraverso gli  effetti della riduzione del controllo ed aumento della disinibizione.  Questi due fattori, uniti all’aumento della sicurezza ed alla percezione di maggiore “accettazione sociale” spingono l’adolescente al passaggio dal consumo sporadico alla dipendenza.

Data la rilevanza della tematica abbiamo ascoltato , in merito, il parere del dott. Angelo Rega, psicologo e psicoterapeuta in Acerra.

Dottor Rega ,ci spieghi  quali sono le ragioni dell’aumento del consumo di alcool fra i giovani

<< Innanzitutto possiamo affermare che la problematica comprende anche questioni di carattere sociale e di carattere educativo.

Ormai il consumo di alcool è socialmente accettato e, purtroppo, non soltanto all’interno del gruppo dei giovani, all’interno della cerchia di amicizie, ma è accettato anche a livello familiare.

Ormai parlando in termini concreti, nelle famiglie si registra un paradosso in base al quale se un giovane viene sorpreso a fumare una sigaretta si becca un rimprovero dai genitori, ma non succede la stessa cosa se viene scoperto a bere una birra>>.

Il mondo dell’informazione ha delle responsabilità?

<< Assolutamente si. In Italia una campagna seria sulla pericolosità dell’alcool non è mai stata fatta.>>

In che senso?

<< Si è sempre e solo detto: non bere se sei alla guida, potresti ubriacarti e farti male.

Ma questo è un messaggio un po’ fuorviante, parziale.

La perdita di controllo e la pericolosità alla guida è solo uno dei rischi connessi al consumo di alcool. Ma solo di questo si parla in televisione, non si parla di altri rischi come la dipendenza e dei danni organici.

Si pensi, ad esempio, che le grandi multinazionale come l’Heineken hanno addirittura sponsorizzato dei concerti frequentatissimi dai giovani.

Il problema è, pertanto, anche educativo. >>.

Cosa si deve fare?

<< Urge una trasformazione educativa circa il problema del consumo dell’alcool tra i giovani.

I genitori e la scuola devono cominciare a trasmettere il concetto della pericolosità legata alla dipendenza. Legata a tutte le dipendenze: a quella dalla droga, dall’alcool, così come dai videogiochi e dai cellulari>>.

Infine, giustamente, sottolinea il dottor Rega, in Italia non vengono rispettati i limiti di età imposti dalla legge che vietano la vendita e la somministrazione di alcool ai minorenni.

Nei supermercati, purtroppo, -precisa il dottore- non si chiede la carta d’identità se un giovane acquista una birra- e questo comportamento amplificato e diffuso contribuisce  alla diffusione esponenziale del problema.

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