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Giovane italiana trattenuta in Kazakistan per traffico internazionale di stupefacenti

L’ambasciata italiana ad Astana in kazakistan, si sta occupando del caso di Amina Milo 18 anni originaria di Lequile in provincia di lecce, allo stato sottoposta a detenzione in una struttura penitenziaria in kazakistan dallo scorso luglio con l’accusa di traffico internazionale di stupefacenti, senza però essere sostenuta da alcuna prova, per il reato che al momento è solo presunto.

La giovane ha gia tentato 2 volte il suicidio non sopportando il regime carcerario. Amina a luglio aveva raggiunto il paese con la madre per fare visite parenti era stata fermata dalla polizia locale rilasciata 2 giorni dopo era stata fermata ancore e trattenuta contro la sua volontà per 16 giorni in un’abitazione dove avrebbe subito maltrattamenti.

Alla madre sarebbe stato chiesto un riscatto di 60.000,00 EURO. Una volta libera la ragazza viene di nuovo convocato dalla polizia per la firma di alcuni documenti sebbene non conosca la lingua locale e in assenza di traduttori così viene arrestata per traffico di droga e portato in carcere.

Al momento rischia dai 10 ai 15 anni senza alcuna prova a suo carico. “vi prego aiutatemi sto male voglio tornare a casa” ha scritto Amine una breve lettera consegnata alla madre che ha potuto incontrare venerdì scorso.

La farnesina ha assicurato il massimo supporto e sostegno alla giovane italiana ed è già in contatto con le autorità locali al fine di ottenere chiarimenti sulla questione.

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