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“Pe’ scagno!”

Agli ottavi di champions affronteremo il Barça, così ha sortito l’urna di Nyon. Il sorteggio è solitamente l’espressione forse più tipica del fato, prende forma tramite una combinazione decisa dal destino, da circostanze imprevedibili, casuali e perciò indipendenti dall’umana volontà.

Se proprio ci volessimo spassare, potremmo scorgere però alcuni tratti peculiari, che possono conferire in un certo qual modo un “senso”, un collegamento (fantasioso più che reale), tra il sorteggio ed il suo risultato.

Il primo nesso tra sorteggio e abbinamento è (manco a dirlo) D10S; il Barça giocherà a Napoli nello stadio Maradona che ha vestito la maglia di entrambe le squadre. Chi all’epoca aveva l’età della memoria, ricorderà senz’altro la fatica estenuante e lo sforzo immane che Napoli ed il Napoli effettuarono per strappare Diego al Barcellona; tira e molla schizofrenici e sfibranti che alla fine ci portarono in dote, anche grazie all’inarrendevole tenacia e capacità di un uomo immenso (https://www.passnews.it/2023/12/14/iuliano-e-o-napule/), il più grande calciatore di sempre!

Riusciremo stavolta a strappare qualcos’altro al Barça, magari il passaggio del turno in Champions? E’ auspicabile ovviamente ma ….. lo scopriremo solo vivendo.

Altro elemento comune tra il sorteggio e l’abbinamento è l’acqua, o forse meglio, il mare. L’acqua è “l’elemento urbano” di Nyon (sede dell’UEFA), che è situata sulla riva del lago di Ginevra dalla quale dista qualche decina di chilometri in direzione nordest.

L’acqua (seppur non di lago) accomuna pure Napoli e Barcellona che si affacciano entrambe sul mare. E un buco nell’acqua si rivelerà alla fine, l’impresa della squadra che, soccombendo alla tenzone, non passerà ai quarti.

“Chi tene ‘o mare ‘o ssaje porta ‘na croce” canta Pino in un suo celebre brano (uno di quei suoi “intramuscolo”, così mi piace definirli considerandone la breve durata, che però sono perle preziose). In questo caso quindi la croce la porta pure il Barcellona e c’è da sperare che sia più pesante ed ingombrante della nostra. I colori blaugrana del Barça sono praticamente gli stessi di quelli della maglia del Cagliari (ultimo aggancio tra sorteggio ed accoppiamento di Champions), squadra da ultimo affrontata in campionato e contro la quale abbiamo vinto, sarà di buon augurio?

A proposito, anche la partita col Cagliari è stata ovviamente oggetto di murmuliamiento della solita chat (https://www.passnews.it/2023/12/11/le-voci-di-dentro-6/). ‘O ‘ngegnere stavolta, abbandonando il suo ponderato rimando, subito dopo il fischio finale, mentre ancora stazionava sugli spalti (perché lui lo ricordiamo è tifoso praticante di professione), ha esordito: “quest’anno Anguissa nunn’è proprio cosa! Considerato che mò è Natale, diciamo che po’ fa sulo Baldassarre e per giunta solamente ‘o sei ‘e gennaio, annanze ‘o presepe, perché se deve rincorrere Gaspare e Melchiorre pe ‘o deserto, ‘a befana arriva a maggio! Io lo cederei volentieri al Bari così almeno una cosa di Napoli la tengono e a furnesceno e ce azzellià. Ma da Bari che vanno trovando? Che si credevano che era?”.

La sconfitta ultima del Bari contro lo Spezia aveva suscitato malumore e nuovo risentimento dei tifosi baresi i quali tornavano a ribadire alla loro proprietà che Bari non è Napoli (ça va sans dire! Mi viene da pensare!).

Concordando su un calo delle perfomances rispetto allo scorso anno, dicevo io che però tutto sommato Frank col Cagliari la partita sua l’aveva fatta. “Tatò chist’anno manco in serie B può giocare! Ma ti dirò di più, siamo tornati indietro di dieci anni. E’ entrato Marittiello (Rui) ed ha fatto la differenza, cioè … stamme accisi!!” Eduardo allora ricordava che avevamo vinto e tanto bastava. Giggino interveniva piccato cu ‘o ‘ngegnere ” Osi ha segnato su cross di Mario Rui, c’è un Napoli con ed uno senza Mario Rui che in campo porta idee, profondità e cross a mestiere. Non a caso Spalletti lo chiamava ‘o professore”.

Eduardo concordava con Giggino ”lo preferisco ad Olivera“ se ne usciva, non tenendo conto a mio avviso che Olivera ha struttura fisica diversa. “Se vogliamo bene a Kvara allora ha da jucà Marittiello!” replicava secco ‘o pate e Jason. Ricordavo ai chattaroli, che la difesa è inesistente e che sarebbe giusto il caso che la Società corresse ai ripari nel mercato di gennaio. “Perché mai ?!” se ne usciva Giggino, “con questa squadra l’obiettivo annuale, cioè il 4° posto, si può raggiungere benissimo che bisogno c’è di spendere soldi intervenendo a gennaio?” Incredulo Eduardo (ma pure io!) faceva;“Guagliù cosa ‘e pazzi!!

La dichiarazione di asseveramento azzerbinato di Giggino è stata già consegnata alle ambasciate di Napoli e Roma, la conversione al credo societario è cosa fatta, oramai l’abbiamo perso!” E così sembra pure a me.

Comunque sacriferei volentieri la fluidità di pensiero de ‘o frate ‘o ‘ngegnere col passaggio ai quarti di Champions, mò lo dico pure alla chat e vediamo che ne pensano!

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